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25 mq di Verde

25 mq di Verde

  1. Nemesia, mon amour!

    La pianta di questo inizio primavera, per quanto mi riguarda, è senza dubbio la Nemesia!




    Non la conoscevo, forse l'ho vista da qualche parte, ma mai avrei pensato di acquistarla!
    Non che non mi piacesse, ma semplicemente forse in quel momento cercavo o volevo altro. Ma questa volta, qualcosa è successo.
    In uno dei miei soliti raid al garden, ero alla ricerca di qualcosa da appendere in un basket al gazebo, per sfruttare il più possibile questa struttura senza sacrificare ulteriore spazio dei miei risicati 25mq…
    Ho pensato alla Petunia (che tra l'altro ho comunque preso!) ma volevo qualcosa di diverso dal solito.
    Ed ecco che mi cade l'occhio su questi minuscoli fiorellini bicolore.
    Stavolta è amore a prima vista!




    La raccatto subito, senza nemmeno sapere bene di cosa si tratta: so solo che la voglio!
    Arrivato a casa corro subito a documentarmi e scopro che a dispetto dell'aspetto fragile, si tratta di una pianta erbacea molto resistente sia al freddo (resiste fino a qualche grado sotto lo 0) che al caldo.
    Originaria del Sudafrica raggiunge un'altezza di una ventina di cm circa ed ha portamento ricadente o tappezzante se utilizzata come bordura per le aiuole.
    Per l'esposizione ci sono più opzioni: ama stare sia in pieno sole che a mezz'ombra.
    Altri punti a suo favore!
    Anche per quanto riguarda le cure si dimostra una pianta rustica.



    La Nemesia necessita di abbondanti annaffiature nel periodo estivo con l'accortezza di evitare i ristagni.
    I minuscoli fiori imbutiformi, molto simili per forma a quelli della bocca di leone, li produce incessantemente da marzo e novembre, e per stimolarne la formazione, bisogna effettuare leggere cimature eliminando quelli appassiti.
    Per quanto riguarda le colorazioni, c'è solo l'imbarazzo della scelta: bianco, giallo, rosso, blu e porpora, per dirne alcuni!
    Insomma, come non innamorarsene?


  2. Borgo Plantarum, rarità ed eccellenze botaniche per appassionati e collezionisti

    Prima di lasciarvi alla rassegna stampa vera e propria dedicata a Borgo Plantarum, apro una brevissima parentesi.
    Ho conosciuto nei mesi scorsi Luca, una persona piacevolissima che è pure l'ideatore di questo evento, e che (inulte dirlo) ha la stessa mia passione per il modo vegetale. Mi ha un pò raccontato i motivi per i quali si è letteralmente buttato in questa avventura, giunta quest'anno alla seconda edizione e devo dire che ne sono rimasto affascinato! Il blog, all'epoca, come ben sapete, era stato un pò accantonato e quindi non avevo minimamente pensato di fare un post per pubblicizzare l'evento, ma visto che dalla scorsa settimana sono tornato a scrivere… beh, ho pensato subito di avvisarlo e di chiedergli di mandarmi del materiale al più presto possibile! Anche perché mancano poche settimane a Borgo Plantarum!!!! Mi raccomando: non perdetelo!



    Torna Borgo Plantarum, rarità ed eccellenze
    botaniche per appassionati e collezionisti

    Il 28 e 29 aprile 2018 il meglio del giardinaggio in mostra a Borgo Antico le Viole di
    Telarolo di Castellarano (RE). Un intero week end alla scoperta di fiori e piante rare,
    consigli, trucchi e informazioni pratiche per il giardino primaverile.
    Anche questa primavera il seicentesco Borgo Antico le Viole, nelle verdi colline tra Reggio
    Emilia e Modena tornerà a fiorire per tutti gli appassionati di giardinaggio: sabato 28 e
    domenica 29aprile ritorna Borgo Plantarum nella sua versione primaverile. L’antico borgo,
    completamente restaurato, ospiterà di nuovo il flower show curato da Carlo Contesso, garden
    designer e collaboratore del Corriere della Sera e di Gardenia e realizzato con il patrocinio
    del Comune di Castellarano e il contributo di ADIPA Emilia Romagna e LIPU Sezione
    Reggio Emilia. Nel pieno della primavera, due giorni dedicati a fiori e piante rare, con i
    consigli degli specialisti, conversazioni dedicate al giardinaggio, design e artigianato
    d’eccellenza, mostre a tema, attività ludico didattiche per bambini e una maratona fotografica
    per imparare a ritrarre al meglio fiori e piante. Saranno presenti alcuni tra i migliori vivaisti e
    produttori specializzati italiani, pronti a trasmettere al pubblico la propria competenza e
    offrire collezioni di piante particolari, frutto del vivaismo fatto con passione. Una selezione di
    altissima qualità, dove scoprire piante raramente disponibili. Da varietà ricercate di glicine,
    pelargoni da collezione e rose antiche, passando per le ninfee pronte a fiorire con la bella
    stagione, alle bulbose da piantare nel periodo primaverile. E molto, molto ancora. L’edizione
    primaverile favorisce le proposte e le fioriture di stagione, colorate e profumatissime come
    quelle dei garofani inglesi da bordura e da taglio di Billo, ma non mancheranno i piccoli frutti
    che trovano spazio in orto o anche in vaso in balcone. E ancora orchidee inusuali, le piante
    del vento, perenni e graminacee ornamentali nella loro caleidoscopica varietà.



    GLI ESPOSITORI
    La rassegna primaverile di Borgo Plantarum si amplia, per proporre non solo a collezionisti,
    ma anche agli appassionati, un’incredibile varietà di fiori rari e gioielli botanici, insieme ad
    arredamento da giardino, design e artigianato. Il vivaio Un Quadrato di Giardino presenta,
    oltre a una raffinata selezione di perenni e begonie da foglia, una collezione di Epimedium,
    piccoli gioielli per il giardino ombroso. Il vivaio Le Clematis porta invece a Borgo Plantarum
    una ricchissima selezione di clematidi, sia da coltivare in vaso sia come pianta di compagnia
    intrecciata a una rosa, magari scelta tra le bellezze proposte dal vivaio Vivaverde. Torna anche
    il vivaio Delle Commande, che impreziosisce la sua raffinata collezione di peonie con alcuni
    classici come l’ibrido di Paeonia lutea Age of Gold (Saunders, 1948) vincitore della
    medaglia d’oro della American Peony Society.



    GLI EVENTI
    Oltre alla mostra mercato a Borgo Plantarum si snoda un fitto calendario di eventi
    direttamente collegati alla passione e alla cultura del giardinaggio. Iniziando dai consigli
    pratici: ad ogni ora del giorno ciascun vivaista, presso il proprio stand, terrà una breve lezione
    sui segreti per coltivare al meglio le piante in esposizione. Inoltre, in una sala dedicata
    all’interno del borgo, si terranno diverse conversazioni dedicate al verde. Elisa Ondolfi, del
    Centro Studi Storici Castellaranesi, racconterà storia e bellezza dei Giardini Settecenteschi.
    Elena Zanni, fondatrice dell’Aia Antica, ci racconterà come allevare le galline in giardino,
    dalle razze più indicate - ornamentali e ovaiole - agli aspetti pratici e legali. Simone Manzini, di LIPU Reggio Emilia, dopo il successo della passata edizione, tornerà per raccontarci come
    attirare gli uccelli selvatici nel nostro spazio verde, mentre Clark Lawrence, fondatore della
    Macchina Fissa, presenterà il suo libro Mezzo Giardiniere, in conversazione con il
    paesaggista Carlo Contesso. Ci sarà spazio anche per approfondire il Bonus Verde, e godere
    di vantaggi fiscali quando investiamo sul nostro terrazzo o giardino.

    LE MOSTRE
    L’edizione primaverile di Borgo Plantarum accoglie per la sua seconda edizione ben tre
    mostre. La prima, una mostra di fotografie botaniche, è curata da Il Torrione e
    ContrastoLab. La seconda, ospitata in un loggiato del borgo e curata dall’Associazione
    Colombofila Modenese, è una mostra di colombi di razze Emiliano Romagnole, dove
    faranno bella mostra di sé, tra ornamentali esotiche come Cappuccini, Timpani di Vienna e
    Damasceni, antiche varietà della nostra terra: coloratissimi Triganini Modenesi, minuti ed
    eleganti Reggianini dalla cravatta di piume al contrario, Sottobanca Modenesi col ciuffo a
    conchiglia, i grandi Piacentini e paciosi Romagnoli dalle zampe calzate. La terza, Bonsai in
    Mostra, curata dall’Associazione Helen Bonsai, presenterà splendidi esemplari di bonsai
    creati e curati dalle sapienti mani di raffinati artigiani del verde.

    MARATONA FOTOGRAFICA
    Torna la Maratona Fotografica, dedicata agli appassionati di fotografia: un team di esperti
    conduce un workshop dedicato alle tecniche fotografiche più adatte per ritratte alla perfezione
    un’intera pianta, da sola o nel contesto, o esaltare in dettaglio ora un sinuoso viticcio, ora un
    timido fiorellino. Sia teoria che pratica: sempre accompagnati dagli esperti i partecipanti si
    eserciteranno all’interno del borgo tra piante e fiori in mostra. Al termine delle due giornate
    verrà scelto il vincitore.

    SPAZIO BIMBI
    Borgo Plantarum non dimentica infine i propri partecipanti più piccoli con uno spazio bimbi,
    dai 4 ai 12 anni, aperto durante tutta la manifestazione e dedicato ad attività ludico didattiche.
    Qui bambini e ragazzi avranno l’opportunità di imparare a realizzare opere frutta e verdura,
    creare vasetti magici e pozioni incantate, fabbricare lanterne, confezionare sacchetti
    profumati realizzati con essenze naturali. E, naturalmente, coltivare il proprio orticello.



    LOCATION
    Il Borgo Antico Le Viole è un complesso architettonico di grande fascino, ricco di storia e
    inserito in un contesto ambientale di interesse naturale e paesaggistico. Situato in pieno
    territorio matildico, si trova a breve distanza da Reggio Emilia e Modena, nel verde delle
    colline, in un posto incantato che evoca armonia e serenità. Il nucleo centrale - in passato
    adibito a monastero risalente al 1600 - è costituito da una grande casa in pietra, con due
    ingressi frontali su un corridoio interno sul quale si aprono stanze, locali di servizio e scale.
    Attorno ad esso si sviluppa una serie di edifici, un tempo stalle, fienili e forno, che
    costituivano una piccola corte abitata da alcune famiglie di contadini. Alla fine dell'Ottocento
    si aggiunse ai lavori tradizionali un'attività casearia di un certo rilievo. A lato del viale
    d'ingresso, sulla destra, è l'oratorio dedicato a San Pietro, tuttora consacrato. Costruito nel
    1722 dal Capitano Beretti (o Ferretti), è edificato in ciottoli di fiume con angoli in pietra
    squadrata. I locali - un tempo adibiti a stalle, fienili, e caseificio dal soffitto a capriate - sono
    diventati eleganti saloni destinati a mostre e banchetti, interamente ristrutturati.

    INFORMAZIONI UTILI
    Orario: dalle 9.00 alle 19.00
    Biglietti: intero €6 - bambini sotto i 12
    anni gratuito. Parcheggio gratuito
    Per informazioni:
    borgoplantarum@gmail.com
    www.borgoplantarum.com
    www.facebook.com/borgoplantarum
    www.instagram.com/borgoplantarum
  3. RItorno al blog!

    Dopo più di un anno di silenzio, eccomi tornare sul blog!
    Spiegare il motivo dell'abbandono per così lungo periodo non è facile.
    Potrei dire la classica e più usata frase: "non ne ho avuto il tempo!"
    Ed in parte devo ammettere che è vero. Ma non si tratta solo di quello.
    Forse avevo il desiderio di staccare, non in maniera definitiva, ma per un pò.
    Bene, credo che ora posso rimettermi a "postare", non so con che frequenza, ma voglio ricominciare.
    Ma prima parliamo brevemente di quest'anno di silenzio. Per quanto mi riguarda non ci sono state grandi svolte e novità: continuo il mio solito corso di creta il sabato, faccio le mie solite passeggiate con il mio piccolo mostrino (il mio amato cagnolino per chi non lo sapesse)… insomma, tutto come al solito.
    Anzi, una piccola novità c'è stata!
    Ho sistemato (in due casi) e realizzato (in un altro) ben tre balconi!
    Non di certo un cambio di lavoro, ma mi sono divertito parecchio!



    E i 25mq???
    Devo ammettere che, come il blog, sono stati un pò trascurati.
    Trascurati, non abbandonati! Anche se il giardino è stato messo a dura, anzi durissima prova!
    La scorsa primavera ho fatto dei lavori di sistemazione della facciata di casa, una volta terminati il giardino sembrava un pezzo di discarica, erba  morta, residui di muratura, piante sofferenti…
    Giuro: avrei ucciso qualcuno!
    Ho recuperato il recuperabile e ripulito il tutto, dandogli un aspetto, se non proprio dignitoso, almeno sufficiente a farlo ritornare quello che era prima: un giardino.
    Poi l'estate rovente e siccitosa hanno fatto il resto. Ho deciso di lasciare passare il tempo confidando nella primavera successiva (cioè questa) per riprendere a prendermene cura e confidando nel naturale corso delle cose.
    E non ho avuto torto! Dopo una grossa pulizia di qualche settimana fa, i fiori avvizziti, schiacciati e rovinati la scorsa primavera, sono tornati (o lo faranno presto) al loro antico splendore.
    Le piante sono state sistemate e quando inizieranno a "gettare" foglie e rami nuovi, tutto tornerà come prima del disastro.
    Al piccolo spazio di prato ci sto ancora lavorando. Giusto stamattina ho posato l'erba in rotoli che spero attecchisca presto.




    E poi cos'altro… a già!
    Per quanto riguarda i social network ho delle importanti novità! Per prima cosa ho chiuso il mio account di Twitter (chi mi seguiva se ne sarà accorto), ma ho incominciato giusto un anno fa ad utilizzare Instagram, dove carico quotidianamente almeno una foto, o di piante e fiori,



    oppure della mia amata Lodi,




    dei i miei viaggi,


    il mostrino, e pure diversi selfie!



    Se anche voi siete su Instagram e volete seguirmi  ;-) ecco il mio account personale: jampyb
    e quello dei 25mq: 25mq_di_verde
    Come primo post direi che può bastare. Non mi resta che recuperare il tempo perso con tutti gli altri bogger che seguivo e tornare a parlare al più presto dei miei amati 25mq di verde!

  4. Flowers do it better!

    Oggi sul blog si parla di un argomento scabroso (ovviamente scherzo): il sesso nel mondo vegetale.

    Spesso nemmeno ci sfiora l'idea anche nel nostro giardino venga praticato, ed invece: anche i fiori lo fanno!
    Tutti sappiamo sin da bambini delle api e delle farfalle che svolazzano di fiore in fiore… ma spesso si pensa che questo sia tutto quanto c'è da dire sull'argomento.
    Pensiamo ai fiori come degli esseri immobili dei "vegetali" appunto e quindi crediamo che la riproduzione sia solo frutto del caso e dell'aiuto di qualche insetto.
    Niente di più sbagliato!
    Se ci si pensa bene, i fiori stessi in realtà altro non sono che dei vistosi organi riproduttivi.
    Petali colorati, profumi inebrianti, forme sinuose, altro non sono che armi di seduzione.



    Quindi non solo lo fanno, ma pure mettendo bene in mostra la "mercanzia"!
    Anche le tecniche sono varie, a volte utilizzano solo il vento, che trasporta il polline per fecondare un fiore lontano anche chilometri, mentre più spesso tendono a coinvolgere numerosi ed inconsapevoli partner occasionali: insetti, uccelli, piccoli mammiferi.
    Insomma non fanno troppo i difficili…
    E per attirarli fanno veramente di tutto!
    Usano l'inganno attraverso forme e colori, per riprodurre le fattezze di alcune specie di insetti, come nel caso dell'Ophrys Apifera, un orchidea che si traveste da ape per raggiungere i suoi scopi.


    A volte emettono profumi irresistibili per i maschi di alcuni insetti, come l'orchidea australiana Chiloglottis trapeziformis che imita alla perfezione il feromone di un tipo di vespa.

    By Michael Whitehead (Chiloglottis trapeziformis) [CC BY-SA 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0)], via Wikimedia Commons

    In altri casi, emanano delle tremende puzze, per esempio la Rafflesia arnoldii, (ma anche l'Arum spesso presente nei nostri giardini) che con uno sgradevole olezzo di carne putrefatta, richiama orde di mosconi.

    Di Henrik Ishihara Globaljuggler (Opera propria) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0) o GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html)], attraverso Wikimedia Commons

    Sia da parte del fiore che dei mosconi: De gustibus non est disputandum!
    Ma se colori, forma e profumi non bastassero, ecco che ci provano anche col cibo!
    Il nettare, gustosissimo liquido zuccherino, viene abbondantemente offerto ad ogni insetto che decide di posarsi su un fiore pronto alla riproduzione.


    In rarissimi casi, pure un tocco di perversione porta a strani comportamenti… l'Aristolochia gigantea un rampicante del Sud America, dopo aver attirato l'insetto impollinatore, mette in atto un vero e proprio sequestro che dura dalle 12 alle 24 ore, che servono al fiore per maturare ovuli e polline. In questo lasso di tempo l'insetto viene nutrito, e una volta pronto il polline, i peli che ne impedivano la fuga si afflosciano lasciando libero il sequestrato.


    Come riportava Madonna sulla sua Tshirt nel video anni '80 "Papa don't preach": Flowers do it better!

    ...(in realtà era "Italians", ma per questo post ho dovuto riadattarla) ;-)


  5. La biblioteca di 25mq-di-verde: Fiori spontanei


    Dopo quasi 2 anni dall'ultimo "consiglio editoriale" torno con questo post a parlare di libri.
    Questo di oggi s'intitola semplicemente: Fiori spontanei.


    Un volume di 290 pagine edito dal Parco Adda Sud, che, oltre ad essere interessante, è accompagnato da stupende foto che lo impreziosiscono e ne illustrano i contenuti.
    Ma entriamo nel dettaglio.
    Ad inizio Dicembre ho ricevuto un invito dal Parco Adda Sud, ad assistere alla presentazione di un libro relativo ai fiori presenti all'interno del parco, dove, al termine, ai partecipanti ne sarebbe stata regalata una copia.
    Ovviamente tale presentazione era durante la settimana in orari per me impossibili… quindi, causa lavoro, non ho potuto assistere e di conseguenza il libro non l'ho avuto.
    Poi nei giorni scorsi, un amico (che invece è riuscito ad andarci) mi ha donato la sua copia.
    Già questo libro lo desideravo, visto l'argomento, sapevo che mi sarebbe stato utile nell'imparare a conoscere ed a identificare le varie specie di fiori, ma quando l'ho sfogliato mi sono reso conto di quanto è bello, soprattutto per le meravigliose immagini che accompagnano ogni scheda realizzate dal Gruppo Photonatura Il Gerundo.





    Inoltre ho scoperto sul sito del Parco Adda Sud, la possibilità di richiedere in forma cartacea, questo ed altri interessanti libri, oppure di scaricarli gratuitamente sotto forma di PDF per consultarli direttamente da PC o tablet.
    Ecco la pagina del sito del Parco Adda Sud dove potete richiedere o scaricare la vostra copia del lbro:
    http://www.parcoaddasud.it/portale/it/pubblicazioni-menu/libri.html
    Se amate i fiori spontanei e volete imparare a riconoscerli, o semplicemente  vi piace la fotografia cosa aspettate?
    Sarà un'ottimo aiuto per riconoscere la flora spontanea, anche perché molti di questi fiori crescono in molte parti d'Italia, quindi se anche non abitate nei pressi del parco, avrete di sicuro l'occasione di incontrarli durante le vostre passeggiate.
    Buona lettura!


    Tutte le foto del  post sono tratte dal libro: Fiori spontanei
    Parco Adda Sud - fotografie del Gruppo Photonatura Il Gerundo

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